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Martelli: visita al pastificio di Lari

Pasta artigianale prodotta solo dai componenti della famiglia Martelli

 

Martelli: visita al pastificio di Lari Martelli: visita al pastificio di Lari

La pasta artigianale Martelli, come: gli “Spaghetti”, le “Penne classiche®“, gli “Spaghettini” e i “Maccheroni di Toscana®” è ottenuta impastando lentamente le migliori semole di grano duro con acqua fredda, mediante la trafilatura in bronzo, che la rende ruvida e, successivamente essiccata a “bassa temperatura tradizionale” per circa 50 ore (a seconda delle condizioni atmosferiche).

Il risultato è una pasta gustosa e di buona porosità che permette di assorbire bene i condimenti.

Nel pastificio lavorano solo i componenti della famiglia, che con professionalità e passione continuano a produrre la pasta.

E’ possibile vedere, gratuitamente, come avviene la lavorazione della nostra pasta.
Website

Martelli: visita al pastificio di Lari

Palazzo Pretorio di Pontedera – PALP

Il Palazzo Pretorio di Pontedera si pensa che risalga al 1384, è infatti considerato uno degli edifici più antichi della città.
Dal Quattrocento in poi l’edificio è stato sede della Podesteria, del Vicariato e della Pretura subendo varie modifiche architettoniche.
Nella seconda metà del ‘600 vennero aggiunte logge e stanze.


Nel 1708 le campane nella torre dell’Orologio vennero trasferite al campanile della chiesa antistante.


Successivamente venne rialzato di un piano tutto il corpo di fabbrica e si acquistò il palazzo adiacente.            

Nel 1848 l’edificio ospitò i locali della Pretura e fino al 2013 l’edificio è stato sede della Sezione distaccata del Tribunale di Pisa.
Fino a poco fa ospitava una sezione del tribunale di Pisa.

Dal 2013 diventò inutilizzato e lasciato al degrado.

Al giorno d’oggi

I recenti lavori di ristrutturazione hanno reso Palazzo Pretorio (PALP) uno spazio moderno e adatto ad ospitare mostre di alto livello.

Al piano terra è a disposizione dei visitatori il servizio di caffetteria e ristorazione.

All’esterno è presente un loggiato chiuso con vetrate, tranne due arcate d’angolo rimaste ad uso loggia.
Il primo piano si sviluppa su due livelli ed è adibito a spazio espositivo per mostre temporanee ed il terzo è occupato dall’archivio dei Giudici.
I locali delle ex carceri, posti anch’essi al piano terzo, sono visitabili e possono ospitare eventi artistici.

Attualmente è in corso una mostra fino al 18 Aprile 2017.

 

Visita Torre a Cenaia: “il cuore verde della Toscana”

La Tenuta Torre a Cenaia è un’Antica Proprietà della famiglia Pitti situata nel cuore della Toscana.

Nella Tenuta con la sua unicità architettonica e paesaggistica si può assaporare l’ essenza della Toscana grazie alla degustazione dei prodotti della Linea Pitti Vini e Pitti Gastronomia.

tenuta cenaia

La tenuta

Attraverso un suggestivo viale d’ingresso delimitato da maestosi pini marittimi si giunge al parco giardino all’Italiana, impreziosito da statue femminili, della romanica Villa Valery.

La Tenuta si sviluppa su circa 500 ettari, caratterizzati da rigogliosi vigneti di laghetti palustri animati.

Dall’impegno della famiglia Pitti nacque un particolare vino, ancora oggi prodotto nella nostra cantina.
La Tenuta Torre a Cenaia può essere considerata un prototipo del nuovo mondo rurale, in cui l’agricoltura si combina all’avanguardia tecnologica finalizzata alla produzione di bio-energia.

L’ultima  modifica del complesso architettonico l’abbiamo intorno al 1879 per opera dei conti Valery, i quali realizzano la Villa omonima e il parco-giardino all’Italiana che la circonda.

Cenaia: visite e tour alla tenuta

Il primo step prevede la spiegazione storica di queste terre e del borgo di Cenaia, con visita della chiesa medioevale.

Ai piedi della caratteristica Torre si trova un giardino impreziosito da una serie di statue femminili, attraverso il quale si raggiunge la romantica Villa Valery.

Partenza per la visita dell’azienda con particolare attenzione alla spiegazione dei vigneti e dei laghetti naturali.

carrozza cenaia

Durante il tour saranno quindi spiegati i processi di crescita della pianta ed il calendario degli interventi realizzati in vigna durante i 12 mesi.

Il tour prosegue sulla strada dell’azienda delimitata dai cipressi che fanno sempre da cornice al paesaggio toscano e si giunge al “Casone” ed ai vigneti di uve bianche quali Sauvignon-blanc, Chardonnay, Trebbiano e Vermentino.

La visita si conclude nella sala degustazione dove gli ospiti sono introdotti nel mondo degli aromi e delle sensazioni che solo un bicchiere di vino può racchiudere.

Altre informazioni:

La tenuta offre:

degustazioni di vino

di birra artigianale

prodotti gastronomici a chilometro zero

tour in carrozza

pranzi o cene a bordo di un autentico Omnibus del 1800

visite guidate alle cantine,al birrificio e ai luoghi storici del borgo di Cenaia Vecchia

una chiesetta dell’XI secolo legata a Santa Giulia

una casa turrita dimora di nobili casate

una villa liberty in rovina che si dice abitata dal fantasma di una bellissima contessa.

Sito web

tour torre cenaia

omnibus cenaia tenuta

 

Come arrivare

20 minuti da Livorno e da Pisa

Circa un’ora da Firenze e a soli 3 km dall’uscita Lavoria della superstrada Fi-Pi-Li.

Si raggiunge agevolmente seguendo le indicazioni Cenaia – Strada del Vino delle Colline Pisane, che si trovano all’uscita della Fi-Pi-Li.
La Tenuta dispone di un ampio parcheggio privato per auto, Minibus e Autobus Gran Turismo.

MURO DI BAJ

Il muro di Enrico Baj

Voglia di viaggiare, libertà e scienza in un’unica opera

Il muro di Baj, Inagurato nel 2006, è l’ultima opera dell’artista, fondatore del movimento “Nucleare”.

Negli anni Cinquanta Baj fonda a Milano il Movimento Nucleare. La principale intenzione di questo gruppo  è quella di studiare ed analizzare i rapporti tra scienza, arte e tecnologia.

I collages policromatici e polimaterici, attraverso lo snodarsi d’un lungo e svariato fregio di presenze umane d’allusione meccanica.

Rappresentano l’icona della vena satirica dell’artista che ironizza sulla meccanicità alla quale rischia di ridursi l’uomo e sul pericolo quotidiano dell’omologazione robotica che caratterizza il consumismo.

Il muro racconta alla città un pezzo della sua storia e rappresenta uno dei mosaici contemporanei più grandi in Italia.

Baj attribuisce alla pittura e alla libertà con le seguenti parole: “La pittura è una via, una via che ho scelto verso la libertà. E’ una pratica di libertà”.

Baj esalta la libertà di dipingere con la libertà di vivere, di essere, di gioire.

Molte persone hanno interpretato il muro anche come simbolo della libertà di viaggiare , di muoversi.

Nel 2003, in tarda primavera, Enrico Baj mandò al sindaco di Pontedera il progetto, composto da undici tavole con collage di cartone di quella che diventerà la sua ultima grande opera.

I bozzetti sono visibili, a pochi passi dal muro, all’interno del Centro per l’Arte Otello Cirri.

Torre Grande detta “degli Upezzinghi”

Il monumento emblematico del centro storico di Calcinaia nonché la più antica testimonianza, oggi visibile, dell’antico insediamento castellano.

L’edificio è databile alla prima metà del Duecento;  tradizionalmente la sua proprietà si fa risalire agli Upezzinghi che furono dal X secolo alla fine del XIII secolo un’importante famiglia che esercitò i diritti di signoria sul paese e su di un vasto territorio tra l’Arno e l’Era, comprendente i pievanati di Calcinaia e di Travalda.

La torre è la più antica testimonianza del primo insediamento castellano. L’edificio ha una pianta rettangolare, costruito in blocchi di arenaria e pietra verrucana, presenta un paramento per i livelli successivi. Si notano sulla facciata nove mensole scolpite che raffigurano uomini, animali e figure geometriche-floreali. L’utilità di questi balconi era quella di dare ai piani della torre una maggiore superficie calpestabile. L’attuale porta d’ingresso è stata ricavata in epoca successiva poiché si suppone che la porta fosse situata nel lato meridionale.

Dopo essere stata casa di varie famiglie, il terremoto del 7 settembre del 1920, inflisse gravi danni all’ antico edificio. Fu necessario provvedere ad un urgente consolidamento, il monumento venne a tal scopo acquistato dal Comune che svolse i lavori di restauro.
A seguito della riparazione di alcuni danni causati dalle schegge durante la Seconda Guerra Mondiale, la torre cadde in stato di abbandono. Nel 1999 a cura dell’Amministrazione comunale di Calcinaia venne restaurata e adibita a sede museale-espositiva.

teatro buti

Teatro Francesco di Bartolo di Buti

Un luogo dove la tradizione si mantiene viva

La struttura sorge nei pressi di un importante strada del paese e si presenta come un edificio a pianta rettangolare. Al suo interno invece riproduceva le forme tipiche del palco all’italiana: un elegante atrio di ingresso che introduceva ai disimpegni verso i piani superiori e verso la sala realizzata a ferro di cavallo, circondata da due ordini di palchi. Il soffitto è riccamente decorato a rosone con pitture murali del pittore Giarrè. Infine l’ampio palcoscenico e i camerini nel sottopalco.

Di grande interesse è anche il teatro Francesco di Bartolo. Ancora oggi è un importante centro di produzione e diffusione teatrale che conserva ancora le tradizioni del teatro popolare e amatoriale per costruire un’alternativa al teatro di mercato. E’ possibile consultare la stagione teatrale 2017 qui.

MUSEO ETRUSCO BIENTINA

Museo degli Etruschi e della Storia Antica del Territorio di Bientina “V. Bernardi”

Un luogo di grande interesse

Il Museo degli Etruschi è stato inaugurato il 27 novembre 1999 ed è stato dedicato a Vittorio Bernardi, studioso di arte e archeologi.

Sono state ritrovate importanti testimonianze archeologiche che affermano la presenza di insediamenti etruschi, come anfore, ceramiche, collane, fibule, spilloni, orecchini.

Parte di questi elementi appartenevano ad un corredo funebre di una tomba venuta alla luce durante dei lavori di scavi e le opere di bonifica della palude vicino a Bientina

Il museo degli Etruschi si trova dentro la chiesa di san Girolamo, ex oratorio della prima metà del XVII secolo. L’edificio fu fatto costruire dall’omonima Confraternita.

Nel 1984 la chiesa ha avuto un crollo parziale a cui è seguito un restauro ed un cambio di destinazione d’uso.

INFORMAZIONI

Orario:
Tutte le domeniche ore 10-12 ; gli altri giorni è visitabile a richiesta. Chiuso a luglio e agosto.

Prezzo:
gratuito

Accesso handicap:
No

Contatti:
via Marco Polo
BIENTINA (PISA)
Telefono: 0587 758445
E-mail: cultura@comune.bientina.pi.i

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museo degli etruschichiesa san girolamo

Ipogei di Terricciola – Complesso del Belvedere

Il complesso degli ipogei di Belvedere rappresentano luogo di grande interesse.

L’Ipogeo del Belvedere è la tomba ipogea etrusca n. 2 del gruppo C del complesso ipogeo di Terricciola, datata al pieno IV secolo a.C.

In seguito riadattato ad usi agro-vinicoli. Al suo interno si trova conservata la raccolta di cippi funerari etruschi provenienti dal territorio di Terricciola, fra cui il Cippo de Poggiarelli, tra i più significativi della produzione materiale pisana.

Il complesso degli ipogei è composto da circa 200 tombe abbandonate che sono state recuperate con un lungo lavoro a percorso museale.

Una ricchezza sotterranea riportata alla luce grazie all’impegno di persone comuni e volontari con la passione per il loro territorio.

 

Per informazioni e prenotazione di visite sul sito archeologico 0039.333 9761176  – 0039.333 4612650

Valderaphil – Convegno e mostra scambio del Collezionismo Pontedera – 5 marzo 2017

VALDERAPHIL, il Convegno e Mostra Scambio del Collezionista  arriva  per la prima volta a Pontedera. La manifestazione giunta alla 21° edizione si i svolgerà al Centrum Sete Sois Sete Luas in Via Rinaldo Piaggio, 82,  il 5 marzo 2017.

Nell’occasione gli espositori e collezionisti di tutta Italia si ritroveranno nella città della Vespa per scambiare, acquistare francobolli, cartoline, monete, libri e stampe d’epoca.

Le iniziative speciali del 2017 saranno l’annullo filatelico e la mostra “1917 L’anno terribilecurata dal dott. Nanni, che raccoglie, ad un secolo di distanza, la corrispondenza della prima guerra mondiale.

Tutto l’evento è organizzato dal “Gruppo Collezionisti della Valdera” con il patrocinio del Comune di Pontedera.

Trasferirsi a Pontedera e apporre il ventunesimo sigillo a questa kermesse che tutta la Toscana ci invidia, segna una tappa fondamentale nel nostro percorso di collezionisti e di organizzatori. Moreno Bertini – Presidente “Gruppo Collezionisti della Valdera”                               

La collaborazione con il Comune di Pontedera  – Città dei motori  partì l’anno scorso durante i festeggiamenti per il 70° Anniversario della Vespa, in cui allestimmo insieme la collezione di cartoline d’epoca “La Vespa in cartolina”; oggi siamo riusciti a portare a Pontedera la mostra generale giunta alla 21° edizione che a pieno titolo si inserisce nell’importante programma di eventi culturali presenti in città. La manifestazione si svolgerà al Centrum di Viale Rinaldo Piaggio a due passi dalla grande Biblioteca Giovanni Gronchi e dal Museo Piaggio.
Il visitatore che arriverà a Pontedera per ValderaPhil potrà nello stesso giorno visitare il Museo della Vespa e le manifestazioni collaterali organizzate in biblioteca.  Eugenio Leone – Consigliere delegato Comune di Pontedera.

 

Immagini dell’esposizione filatelica 2016

 

Entrata della  sala che ospita l’ufficio delle Poste Italiane,la sala del libro e  il Perito Filatelico Gino Biondi.

Il Perito Filatelico Gino Biondi (con la moglie)  mentre esamina alcuni  francobolli, presente al Valderaphil a disposizione di tutti a livello gratuito per verifiche  e perizie.

     

il Pubblico dell’edizione 2016

 

Visita ValderaPhil – Edizione 2016

Palio di Buti

Palio di Buti(2017)

Di seguito possiamo vedere il programma degli eventi previsti durante la settimana della manifestazione del Palio di Buti e il programma della cena itinerante che si svolgerà sabato 14 Gennaio.

palio-buti-2017-programma

Le “tappe” della Cena Itinerante 2017 dove sarà possibile assaggiare i tipici piatti butesi.

Puoi trovare informazioni sull’evento storico sulla pagina “Il Palio delle Contrade di Buti