Archivi autore: vtadmin

Rocca

Trekking Rocca di Pietracassia – Lajatico

Nei boschi del comune di Lajatico (Provincia di Pisa) si trova un castello poco frequentato e quasi dimenticato: la Rocca di Pietracassia, un tempo importante fortificazione posta, su un grosso masso calcareo, a controllo del confine tra i territori di Pisa, e Firenze e delle risorse minerarie della zona.

Si trova sullo spartiacque tra le vallate del Cecina e dell’Era, dove ancora sembra di poter udire il risuonare delle armi della battaglia che nel 1434 portò all’abbattimento del Mastio. Dagli spalti di quello che resta del Mastio, sentinella delle Colline Metallifere, ancora si dominano le due vallate che fecero la ricchezza dei Signori di Pietracassia e che suscitarono le cupidigie dei loro nemici. In un bucolico paesaggio bello da togliere il fiato, ripercorreremo le orme dei nostri antenati medievali fin sulla leggendaria Rocca, attraverso boschi di querce e ginepri che ammantano le dolci colline toscane, lungo il Torrente Fosce ed i suoi Mulini e intorno alle “magiche” Putizze e Mofete, emissioni naturali di gas che ci ricordano l’intensa attività magmatica delle Colline Metallifere.

Dati tecnici orario e pranzo: 

Appuntamento alle 9.30 presso il parcheggio di Lajatico.

Rientro previsto per le ore 18.00.

Pranzo al sacco a carico dei partecipanti.

Dati tecnici per il trasferimento:

Lajatico – inizio sentiero: ci si muove in auto private;

Tragitto in auto di ca. 7 km su strada provinciale;

Per chi lo desidera: sarà possibile abbreviare l’itinerario lasciando alcune auto in un punto intermedio dell’itinerario.

Dati tecnici dell’escursione a piedi:

Percorso anulare medio-impegnativo per la lunghezza e per la presenza di tracce di sentiero parzialmente chiuse, fondo sconnesso e localmente fangoso;

Lunghezza complessiva: 12100 m;

Dislivello totale in salita: 360 m;

Tempo medio di percorrenza: 5 ore.

Si consiglia: portare con sé uno zainetto giornaliero con sufficiente scorta d’acqua oltre al pranzo al sacco; indossare capi sportivi “a cipolla” e scarpe da escursionismo. I terreni attraversati sono argillosi: prevedere abiti che si possano “sporcare”.

-Si prega confermare l’adesione telefonicamente entro le ore 12.00 del giorno precedente l’escursione-

Scheda tecnica:

N° minimo di partecipanti: 12;

Costo: 12,00€ a persona;

Promozione “abbonamento”: ogni 5 escursioni giornaliere si ottiene uno sconto del 50%;

La quota comprende: servizio di guida GAE per tutta la giornata.

La quota non comprende: costo del viaggio per raggiungere il punto di partenza dell’escursione a piedi, il pranzo, eventuali biglietti d’ingresso a Musei, parchi, monumenti ecc…se non diversamente specificato in “La quota comprende”.

Per info e prenotazioni:

Alice: 347 7922453

E-mail: segreteria@toscanatrekking.it

Per ulteriori informazioni qui

 

 

Tennis

Circolo Tennis Pontedera

LA STRUTTURA:

La struttura del Circolo Tennis Pontedera è costituita da:

Quattro campi da tennis tutti illuminati in terra rossa; per il periodo invernale due campi sono coperti con struttura doppia fissa in legno lamellare e due con palloni singoli pressostatici.

Tennis

 

Un campo da tennis illuminato in superficie Play It coperto con pallone pressostatico per il periodo invernale.

– Un campo da calcetto in erba sintetica di ultima generazione;

Una palestra attrezzata completamente rinnovata con macchinari di vario genere Technogym:

La Palestra è stata completamente rinnovata nel Marzo 2012, ed è il fiore all’occhiello del Circolo Tennis Pontedera.

I macchinari sono tutti di ultima generazione Nuovi e di Marca Technogym leader assoluto nel settore. Ideale per un perfetto e completo allenamento fisico.

Tennis

 

Salotto esterno con divani e poltrone;

Bar con zona relax e TV;

Ampio parcheggio;

Ampia sala Ristorante:

Il Ristorante del Circolo è stato completamente rinnovato.

Inaugurato il Febbraio 2012 e rimodernato nell’ottobre 2015, il Ristorante risulta ampliato con una sala per circa 90 posti a sedere, una televisione, ampi spazi esterni e giardino attrezzato per bambini con giochi gonfiabili e altri intrattenimenti.

L’attuale gestione “Bistrot del Tennis” sarà lieta di ospitare tutti coloro che amano il buon cibo in un’ambiente speciale come quello del Circolo tennis Pontedera.

Per info e prenotazioni rivolgersi al numero telefonico: 3313716001.

 

Tennis

 

 

 

Informazioni:

Indirizzo: Via di Montevisi, 3/A , 56025 Pontedera (PI)

Numero di telefono: 0587-58198

E-Mail: info@tennispontedera.it

Sito Web: sito

 

 

 

 

Badia di Morrona

Badia di Morrona – Terricciola

Dal 1939, quando la famiglia Gaslini Alberti l’ha acquistata, l’azienda Badia di Morrona di Terricciola è stata condotta con lungimiranza e capacità imprenditoriale.

  • Vigneti rinnovati;
  • Tecniche di produzione migliorate;
  • Cantina e la barriccaia per l’affinamento in legno ristrutturate e ampliate.

Oggi l’azienda produce vino e olio, propone diverse strutture per l’agriturismo, un ristorante e l’uso della Badia risalente al 1089 quale sede per ogni tipo di evento e cerimonia.

 

VIGNETI:

Una delle maggiori ricchezze aziendali è la qualità dei vigneti, frutto della nuova generazione di impianti cioè quelli fatti con cloni, densità di impianto e sistemi di allevamento individuati in base alla tipologia dei terreni e dei vini che si intende produrre.

La qualità delle uve prodotte è sempre la migliore ottenibile in base all’andamento stagionale e la quantità di vigneti a disposizione consente un ottimo lavoro di selezione.

 

VINI:

Il Sangiovese è il vitigno principe di tutta la Toscana e quindi anche di questa porzione della regione dove la produzione di vino è nota fin dal tempo degli Etruschi.

Per questo oltre la metà dei 110 ha di vigneto sono impiantati proprio con questo vitigno tra i più difficili da coltivare, ma dal quale si ottengono alcuni dei vini più interessanti e originali del mondo.

In Toscana, vitigni come Cabernet, Syrah, Merlot trovano una collocazione eccellente dando origine a vini dalla grande personalità.

Nessuna attrezzatura fantascientifica, solo ciò che effettivamente serve, con l’obiettivo di trarre il massimo che il terroir ha saputo trasmettere alle uve.

I vini dell’azienda sono:

  • Felciaio, Suvera,
  • Sodi del Paretaio,
  • Taneto,
  • Calciano,
  • N’Antia, Vignaalta,
  • Vin Santo del Chianti,
  • Vivaja Acquavite d’Uva,
  • Bianco e Rosso dei Poggi

OLIO:

Quella dei Gaslini Alberti per l’olio è una passione che trova pari solo nel vino.

Per questo motivo l’azienda si è dotata di un frantoio aziendale di ultima generazione con l’obiettivo di avere la certezza dei tempi e dei metodi di molitura delle olive.

Il frantoio non è solo a servizio interno dell’azienda, ma aperto anche agli altri produttori, privati o aziende agricole: un servizio alla qualità dell’olio del territorio di fondamentale importanza strategica.

 

L’OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA:                                                                     L’olio EVO di Badia di Morrona è frutto di selezione di cultivar tipiche toscane (Frantoio, Moraiolo e Leccino), di tempi minimi tra raccolta e molitura e di controllo della temperatura di lavorazione.

Un livello qualitativo molto alto ottenuto con costi di produzione alti, ma il vero extra vergine si fa solo così.

 

AGRITURISMI:

La famiglia Gaslini Alberti ha intrapreso un’accurata e rispettosa ristrutturazione dei casolari che un tempo ospitavano i contadini, per convertirli in agriturismi di alto livello.

Forniti di ogni confort, tutti dotati di piscina, permettono di rilassarsi in una delle più belle regioni del mondo senza rinunciare alla comodità.

Offrono varie tipologie di alloggio per rispondere a esigenze diverse.

Tutti gli agriturismi distano non più di un’ora dal mare e dalle più note città d’arte toscane, quali:

Pisa (25 km),

Firenze (50 km),

Lucca (45 km),

Siena (67 km),

San Gimignano (37 km)

Volterra (25 km)

 

 

 

 

 

Informazioni: 

Indirizzo: Via del Chianti, 6 , 56030 Terricciola , Pisa

Tel: +39 0587 658505

Fax: +39 0587 655127

E-Mail: clienti@badiadimorrona.it

Visuale Piazza Garibaldi

Monumento ai Caduti – Pontedera

Il Monumento ai Caduti e i sedili in pietra si trovano entrambi a Pontedera in Piazza Garibaldi, che nel 2005 ha subito un importante lavoro di ristrutturazione e riqualificazione del territorio urbano.

Il Monumento ai Caduti per la Patria fu inaugurato nel 1969, ma da allora ha subito altre rilevanti modifiche, come le iscrizioni incise nel marmo sulla nuova base ottagonale, in memoria delle vittime di tutte le guerre, o la targa che rimembra il sessantesimo anniversario della Liberazione.

 

Pietà LaicaAl centro del complesso in marmo è collocata la scultura in bronzo della “Pietà laica” di Loris Lanini. La statua rappresenta una giovane donna con gli occhi chiusi che, fiera, tiene sulle ginocchia il figlio sacrificato, simbolo della purezza ideale dell’uomo.

Su un lato è collocata una catena sollevata da terra che culmina con un’asta su cui è poggiata una colomba.

 

Il calco in gesso, maiolicato e dipinto, che Loris Lanini utilizzò per la sua opera, era una vera e propria Pietà con la Madonna e il Cristo morto, che oggi trova posto nella prima nicchia della navata sinistra del Duomo. La “colomba per la pace” dell’artista Nado Canuti è l’ultimo elemento del monumento.

PROGETTO SEDILI IN PIETRA

Lo spazio dell’opera è delimitato da una piccola zona verde e circondato da “Sedili di Pietra” che sono stati realizzati da 17 tra i più importanti artisti internazionali di arte contemporanea.

Essi sono stati chiamati ad accettare una sfida, quella delle “panchine d’autore”, capace di coniugare arte e comunicazione con una tipologia di arredo urbano, la “panca”, generalmente oggetto passivo e inanimato della vita quotidiana del cittadino, trasformandola in protagonista assoluto dei luoghi d’incontro ed aggregazione tradizionali.

 

Gli autori dei “Sedili di Pietra” sono:

  •  Joe Tilson, Cordelia von den Steinen;
  • Girolamo Ciulla, Pietro Cascella;
  • Nado Canuti, Giò Pomodoro;
  • Jean Paul Philippe e Rinaldo Bigi;
  • Marcello Aitiani, Mirella Forlivesi;
  • Yasuda Kan, Viliano Tarabella;
  • Daniel Couvreur, Venturino Venturi;
  • Mauro Berrettini, Daniel Milhaud e
  • Manuele Giannetti.

 

 

Monumento ai Caduti

 

 

Pottery Museum

Museo della Ceramica Ludovico Coccapani – Calcinaia

Il Museo della Ceramica dedicato a Lodovico Coccapani si trova nel centro storico di Calcinaia, nei locali di un’antica officina ceramica fondata nell’ultimo decennio del Settecento, a fianco della torre d’angolo del castello medievale, dai tre fratelli Luigi Giuseppe, Andrea Sigismondo e Ercole Ranieri Coccapani, membri di una famiglia di ceramisti che sin dalla fine del XVII secolo aveva diretto la bottega di ceramica della Fattoria dei Certosini della vicina Montecchio.
All’interno della struttura, finita di restaurare nel 2014, si snoda un percorso museale che propone al visitatore la storia dell’officina ceramica di Calcinaia, attraverso le sue produzioni, gli ambienti artigianali, le fornaci recuperate e gli attrezzi del mestiere, senza dimenticare il contesto storico-archeologico della zona e la tradizione dell’arte ceramica ben sviluppata nel Valdarno pisano dal Medioevo ai giorni nostri.

Museo

 

IL PERCORSO MUSEALE

Il percorso di visita è composto da una serie di sale che illustrano la storia del territorio, a partire dalle più antiche tracce archeologiche documentate, e la storia della fornace Coccapani e delle ceramiche da essa prodotte, molte delle quali raccolte nelle indagini archeologiche condotte prima del restauro del complesso.

Il percorso museale intende introdurre il visitatore alla conoscenza dell’arte ceramica, attraverso la presentazione degli strumenti in uso, delle tecniche di produzione e decorazione, degli attrezzi e degli elementi che caratterizzano questo tipo di attività artigianale.
La presenza delle fornaci, fonte materiale per la storia degli antichi mestieri, fanno del museo di Calcinaia un luogo unico e straordinario, dove si integrano elementi architettonici, strutture e materiali antichi.

Museo

 

Museo

 

 

VISITA AL MUSEO:

L’entrata al museo è libera.
Per la visita guidata il costo è di 2€ a persona.
Il museo è aperto il sabato e la domenica dalle 15.00 alle 19.00.
Per le visite guidate e i laboratori didattici rivolti alle scuole il museo è sempre aperto su prenotazione.

 

NOTE PER I VISITATORI:

Il museo è privo di barriere architettoniche al piano terra e dotato di ascensore per raggiungere i piani successivi e rendere il percorso museale agevole per tutti.
Tutte le sale e gli ambienti sono dotati di riscaldamento.
Il museo è Wi-Fi free zone.

Museo

CONTATTI

Per info e prenotazioni:
Email: museocalcinaia@gmail.com
Numero Telefonico: 3319895351

Maggiori informazioni: qui

IL MUSEO DELLA CERAMICA LODOVICO COCCAPANI OFFRE ANCHE TANTISSIMI PERCORSI DIDATTICI PER LE SCUOLE E NUMEROSI ED ACCATTIVANTI EVENTI.

 

Trekking

Trekking Buti-Piavola-Il Sorbo-Quadonica-Buti – Buti

Descrizione Trekking:

Buti-Piavola

Si lascia il parcheggio del Campo Sportivo comunale di Buti salendo lungo le pendici del Monte Aspro, inizialmente tramite una strada asfaltata (CIRCA 2 Km) che costeggia i caratteristici oliveti terrazzati sostenuti da muretti a secco, successivamente, per mezzo di una strada carrareccia che si addentra nel bosco di pino fino all’altezza del bivio in Loc. l’Aspro, punto panoramico su tutta la vallata di Buti.

Si prosegue poi in salita lungo il sentiero di destra fino al Colle di Volpaia, dopodiché si imbocca il sentiero sulla sinistra e si sale al Monte Gentivola, costeggiando la località di Piavola, poi si costeggia la zona di Piambello ed appena usciti dal bosco ci si trova davanti un punto panoramico notevole dal quale si può dominare nelle giornate terse, tutta la Valdera.

Piavola-Il Sorbo

L’itinerario prosegue fino ad incontrare la strada provinciale del Monte Serra della quale si percorrono circa 2 km in discesa fino ad arrivare ad un tornante dove inizia sulla destra la pista forestale che si addentra in un bosco di castagni e conduce in loc. Il Sorbo (435 m s.l.m.) .

In questa zona suggestiva sono presenti alcuni punti informativi riguardanti la “Strada Dell’olio Dei Monti Pisani” e diversi percorsi didattici, con possibilità di area di sosta.

Da qui è possibile proseguire lungo un sentiero che conduce a Prato a Giovo, passando per la Certosa e per la frazione di Montemagno. Da Loc.

Il Sorbo-Quadonica

Da Loc. Il Sorbo si prosegue lungo la pista forestale passando per Loc. Quadonica per circa 2 Km, dopodiché sulla sinistra parte un sentiero in discesa che giunge alla strada in Loc. Mariotto e di seguito valla frazione abitata di Buti (borgo Castel Tonini, sede della Villa Medicea).

Quadonica-Buti

L’itinerario prosegue poi dentro il centro storico del paese fino a raggiungere nuovamente il punto di partenza, passando per piazza Garibaldi, piazza Martiri della Libertà e costeggiando il Parco Danielli.

 

Dettagli tecnici:

Punto di partenza: PARCHEGGIO CAMPO SPORTIVO DI BUTI

Quota di partenza: 127 m s.l.m.

Quota di arrivo: (Loc il Sorbo): 435 m s.l.m.

Dislivello massimo: 490 m

Distanza: circa 16 Km

Tempo medio di percorrenza: 6 h-7h

Difficoltà: medio- facile

Note: adatto a persone con passo sicuro.

 

Informazioni:

Indirizzo: Piazza I.Danielli, 5 , 56032 Buti (PI)
Telefono: 0587-722511
Fax: 0587-723784
E-Mail: comune.buti.pi@postacert.toscana.it

Website: Itinerari Buti 

 

 

 

 

Azienda Agricola Gimonda

Azienda Agricola Gimonda – Terricciola

L’ Azienda Agricola Gimonda è una piccola azienda a carattere familiare con sede in Terricciola, paese ad alta vocazione vitivinicola delle colline pisane. I vigneti, estesi per circa 4 ettari, hanno un’età media di 45 anni e sono esposti ad Est-Sud-Est.

I vitigni tradizionali, espressione del territorio sono: Sangiovese, Canaiolo e Colorino a bacca rossa; Trebbiano e Colombana a bacca bianca.

 

Forma di allevamento delle piante:

La forma di allevamento delle piante è Guyot : dopo l’invaiamento queste subiscono un vigoroso diradamento.

La raccolta delle uve avviene a mano.

Azienda Agricola Gimonda
Segue poi una fermentazione controllata per circa 15-20 giorni. Tutti i passaggi di vinificazione avvengono in contenitori di acciaio inox e cemento vetrificato. Un successivo affinamento in barriques di rovere francese viene effettuato per un solo vino, Vicerè. La fermentazione avviene in vasche di cemento, la maturazione in acciaio per il primo, un anno di botte piccola per il secondo.

 

Buscheto e Viceré:

 

Azienda Agricola Gimonda                                 Azienda Agricola Gimonda

 

Sangiovese:

Azienda Agricola Gimonda  Il Sangiovese è il vitigno principe e si sposa con piccole parti di Canaiolo e Colorino. Entrambi sono vini eleganti, solari, profumati, gustosi, ricchi di frutto, minerali e freschi, con il tannino smussato dal tempo (lungo affinamento in cantina), tanto vivi e succulenti.

Richiamano le carni rosse, il caminetto, gli amici ma anche la quiete dello stare soli in santa pace. Il primo è più fragrante dinamico fresco da bere, perfetto da tutto pasto. Il secondo ha stoffa da vendere, è avvolgente, caldo, complesso ed evoluto nei profumi e nei rimandi aromatici di bocca e, ancor più appagante.

I vini sono vini che portano il territorio nel bicchiere, fatti con grande passione, con rispetto delle fasi di lavorazione in vigna e cura e pazienza in cantina.

 

 

Informazioni:

Indirizzo: Via Poggiarelli, 61, Località ‘Poggio ai Grilli’ , 56030 Terricciola PI
Telefono: 339 721 200

E-Mail: gmongelli@supereva.it

WebSite: Azienda Aricola Gimonda 

 

Pietracassaia

Rocca di Pietracassia – Lajatico

La rocca di Pietracassia a Lajatico, può essere considerata uno dei monumenti alto medievali più importanti della provincia di Pisa.

Il grande masso calcareo coronato dalla Rocca, a 532 metri di altitudine, domina la strada che collega direttamente la Valdera con la Valdicecina.

Da una fenditura aperta in tale masso sembra derivi proprio il nome Pietracassia (‘Pietra cassa’ significa pietra spaccata)

   PietracassiaPietracassia

Storia del monumento

  • 1115 la rocca fu acquistata insieme ad altri castelli della Valdera dal vescovo di Volterra Ruggero
  •  1202 i Pisani conquistarono molti castelli della Valdera tra cui Pietracassia che rimase in loro possesso fino al 1286 quando fu restituita a Volterra in seguito all’accordo di Villamagna.

Dopo altre vicissitudini tra Pisa e Volterra, nel 1405 il traditore Pietro Gaetani consegnò Pietracassia e altri castelli della Valdera ai Fiorentini dietro lauto compenso.

A quel tempo nel castello c’era una chiesetta dedicata a San BartolomeoPietracassia

  • 1434 Firenze smantellò i castelli di Pietracassia, Orciatico e Lajatico per rappresaglia contro le ribellioni.

Da quell’anno la rocca sarà ricordata solo come possesso agricolo della Tenuta di Spedaletto.

Com’è fatto il monumento:

La rocca presenta un carattere prevalentemente militare ed è difesa da una cinta muraria con torri angolari molto pronunciate.

La cinta si estende lungo l’intero lato meridionale del complesso; il lato settentrionale sfrutta la presenza di un dirupo che costituisce un naturale ed insormontabile baluardo.

Il nucleo interno e più antico ha una pianta di forma quadrilatera, alle cui estremità meridionali sono posti due possenti torrioni quadrati.

L’accesso alla rocca è unico e presenta una cinta muraria in pietra notevolmente alta con semplicità di linee e di strutturazione.

Nell’interno rimane evidente il basamento della torre che doveva servire principalmente alla funzione di avvistamento.

PietracassiaTutt’intorno si ritrovano gli alloggiamenti delle truppe e le residenze. In considerazione della scelta della sua ubicazione, da cui si dominano tutte le colline sino alla Pianura Pisana e alla Verruca a nord e la Rocca Sillana a sud.

L’edificio è databile al VII-VIII secolo, rientrando quindi tra i primi castelli di fondazione barbarica della Toscana.

Carducci

Museo di Casa Carducci – Santa Maria a Monte

Giosuè Carducci fu uno dei poeti più famosi ed ammirati dell’Ottocento. Partecipò attivamente alla vita culturale della sua epoca come critico, studioso e professore. Per la sua opera poetica fu premiato con il Nobel per la letteratura.

Il museo si trova a Santa Maria a Monte presso la casa dove la famiglia Carducci visse dal 1856 al 1858. In questa casa si consumò la grande tragedia della famiglia del Poeta: la morte del secondogenito Dante, per cause mai chiarite. Lo stesso padre morì pochi giorni dopo il tragico evento, trovando anch’egli sepoltura nel vecchio cimitero del Paese, oggi Campo della Rimembranza. In questa cornice il Comune ha costruito un percorso guidato nella vita familiare e nel contesto socio-culturale del poeta in quel periodo attraverso fotografie, riproduzioni di documenti, libri e materiale figurativo ad hoc.

E’ presente nel museo la mostra permanente del maestro Possenti (26 fra dipinti e disegni)”Il Tenero Gigante”, ispirata alla vita ed alle opere del poeta Giosuè Carducci.

Informazioni museo:

Apertura:

Da martedì a giovedì pomeriggio ore 15,30-19;
La mattina mercoledì, venerdì e sabato ore 10-13.
Il sabato e la domenica pomeriggio aperto su prenotazione da effettuare il giovedì precedente.
Chiuso il lunedì

Prezzo: 3,00 euro biglietto intero; ridotto 2,00 euro (comitive massimo 5 persone)

Accesso handicap: Si

 

 

Contatti

Indirizzo: Via Giosuè Carducci, 29, 56020 Santa Maria A Monte

Telefono: 0587704254 – Fax: 0587705649

Sito internet: Comune di Santa Maria a Monte

E-mail: turismo@santamariaamonte.com

Ghizzano

Tenuta di Ghizzano – Peccioli

La famiglia Venerosi arrivò a Ghizzano di Peccioli alla fine del XIV secolo, decise di acquistare I vari poderi , che oggi costituiscono la struttura aziendale , e cominciò a produrre olio e vino.

Per molti secoli la Tenuta produsse vini nel solco della tradizione, mantenendo invariata una qualità solida e sicura.

Ghizzano   Ghizzano 

Vino Veneroso:

Fu con Pierfrancesco negli anni ’80 che l’azienda fece il salto di qualità; egli decise di investire nel vigneto e in cantina per cercare di produrre un vino unico, capace di affrontare il mercato e di portare alto il nome della Tenuta di Ghizzano.

Nel 1985 nacque il Veneroso, il primo vino della Tenuta, che porta il nome dell’antenato Veneroso Venerosi che per primo diede anima e corpo alla campagna e alla Tenuta.

Ghizzano

La Tenuta oggi:

Oggi la Tenuta ha fatto passi da gigante e conta ben 350 ettari di proprietà, di cui 20 a vigneto, 20 a oliveto, 150 a colture cerealicole e i restanti a boschi e pioppeti.

Dal 2003: si seguono i dettami dell’agricoltura biologica.

Dal 2006: si è cominciato ad adottare un’ agricoltura biodinamica.

Dal 2008: ufficialmente certificata dall’ente Suolo e Salute.

Produzione:

Lo schema di base della produzione enologica prevede:

  • Una piena maturità del frutto;
  • Un’estrazione tannica calibrata e un’adeguata maturazione in barili di legno di piccola taglia;

– Il tutto contornato da una decisa spinta naturale, dovuta alle conversioni al biologico e al biodinamico che hanno caratterizzato le scelte aziendali degli ultimi anni.

 

 

Prodotti della Tenuta:

La tenuta offre al mercato dei prodotti contenuti nelle quantità, ma di grandissima qualità, rispettando le espressioni che il vino e l’olio possono dare in questo territorio, senza tradire lo stile, l’eleganza e la ricchezza di profumi di queste dolci colline continuando al contempo a investire in un percorso di viticoltura e agricoltura naturale. 

Per produrre magari molto poco, ma molto bene… e non smettere mai di credere nel vino!

Oggi La Tenuta produce circa 70.000 bottiglie l’anno, di vini unici, ognuno nel proprio genere;

Il Veneroso, il Nambrot, Il Ghizzano Rosso e il Ghizzano Bianco, oltre ad un ottimo passito, il San Germano e un preziosissimo Olio extravergine di Oliva I.G.P.

 

Informazioni:

Indirizzo: Via Della Chiesa 4, 56037 Ghizzano PI
Telefono: 0587 630096