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Gello

Gello

Gello è una frazione del comune di Palaia, in provincia di Pisa.

STORIA

Il toponimo deriva dal latino Agellus e il paese si presenta come un piccolo borgo medievale situato sopra una piaggia cretosa fra Palaia, Colleoli e Partino. Gello è ricordato per la prima volta nel registro delle chiese lucchesi del 1260, per la presenza di una chiesa dedicata a San Lorenzo. Nel XIII secolo il borgo apparteneva al vicariato di Montefoscoli.

Nel 1833 la frazione contava 191 abitanti.

Monumenti e luoghi d’interesse

  • Chiesa di San Lorenzo, antica chiesa parrocchiale di Gello, risalente al XIII secolo e ricordata in un documento della diocesi di Lucca del 1260. Ricade oggi nel territorio parrocchiale di San Martino a Palaia. Si presenta ancora nell’impianto romanico, in cotto, anche se continuamente modificata nel corso dei secoli. All’interno era situata una Madonna col Bambino del Maestro della Carità, poi trasferita nella chiesa di Sant’Andrea a Palaia.
Montefoscoli

Montefoscoli

Montefoscoli è posta sopra la sommità di una collina a ponente il rio Tosola e a libeccio il Roglio.

Il paese è disposto a forma di un lungo borgo saliente. La parte più moderna è al suo ingresso inferiore, quella più antica presso la cima del poggio, dove esiste la chiesa plebana arcipretura, e dove era la sua rocca.L’unico resto dell’antico castello è una torretta in un giardino.

STORIA

Montefoscoli

Emanuele Repetti ci informa che Montefoscoli fu un Castello con una pieve, e che fu capoluogo di giurisdizione. Nel XIX secolo era sotto la potesteria di Peccioli, nella Comunità di Palaja, Compartimento di Firenze.

ORIGINE DEL NOME

Nessuno volle certo verificare il documento citato dal Tronci nei suoi Annali pisani relativamente al dono di Montefoscoli fatto nell’anno 1101 dalla contessa Matilde a Foscolo Scarpetta pisano, che lo dice autore della casa Griffi; poiché quell’annalista propendeva a credere, che il castello di Montefoscoli prendesse il titolo da quel feudatario. Fatto sta, che altri documenti meno fallaci né assicurano, qualmente Montefoscoli, con il nome stesso che tuttora porta, esisteva molto innanzi la supposta donazione Matildiana.

 

TRA PISA E FIRENZE

Lo statuto pisano del 1384 mette in Montefoscoli la residenza di un giusdicente, appellato capitano di Val d’Era di sopra.

Poco dopo Montefoscoli fu tolto ai Pisani dalle truppe fiorentine, che lo presidiarono. Ben presto, però, fu riconquistato dai pisani, essendo tornati in Val d’Era col loro capitano e potestà C. Guido.

Alla caduta però di Pisa questo ed altri castelli della stessa valle si sottomisero al Comune di Firenze, finché all’arrivo di Carlo VIII nel 1494 anche gli abitanti di Montefoscoli si ribellarono ai Fiorentini, sotto l’ubbidienza dei quali nell’anno dopo essi dovettero rassegnarsi.

Pieve di San Martino (Palaia)

Elementi gotici e romani nella chiesa in via della Pieve a Palaia

Pieve di San Martino si trova poco fuori dal paese in un bel paesaggio naturalePieve di San Martino

La pieve ospita periodicamente importanti rassegne musicali e canore.

La pieve costruita in laterizi alterna elementi sia romanici che gotici, anche se è stata restaurata nel secolo XIX.

La facciata mostra tre portali e moltissimi piccoli archi, mentre l’ampio interno è suddiviso in tre navate con pilastri.

All’interno la pieve ha tre navate, di cinque campate, con presbiterio rialzato, sul quale si aprono tre cappelle. La costruzione eseguita in due epoche, la parte più antica con l’abside

L’interno è a tre navate con il presbiterio rialzato su cui si aprono tre cappelle e un’abside di forma semidecagonale.

Di notevole importanza è la fonte battesimale in pietra, proveniente dall’antico tempio di Santa Maria in Repezzano vicino Palaia, andato distrutto nella prima metà del Seicento.

INFORMAZIONI:

Via della Pieve, Palaia(PI)

TEL. 0587 62.21.20 –

Pieve di San Martino

 

Santuario della Madonna del Carmine

 

STORIA

Il santuario della Madonna del Carmine Chianni deriva da Clanni, nome di persona romano di origine etrusca.
Testimonianze della storia di questo paese ci arrivano dal 1186 quando Arrigo VI assegnò Chianni al Vescovo di Volterra.

Nel 1288 è sotto il dominio di Lapo di Rosso de’ Rossi vicario del Vescovo di Volterra. Nello stesso periodo Guido da Montefeltro la riporta nelle mani dei pisani.

Nel 1325 si ribella a Pisa e a metà del secolo Carlo IV conferma il dominio di Volterra sul paese.

Il 6 marzo 1406 insieme Chianni e Rivalto furonno sottomesse a Firenze.
Il Granduca Ferdinando II nel 1629 erige qui un feudo con il titolo di Marchesato e lo assegna alla nobile famiglia Riccardi di Firenze.

Santuario della Madonna del Carmine

santuario della madonna del carmine

Nel 1776 Chianni passò sotto il controllo della Podesteria di Rosignano e della Cancelleria di Lari.
Il Santuario Madonna del Carmine a Chianni nel luogo in cui già nel XII secolo sorgeva una chiesa dedicata a Santa Maria.

Successivamente, la chiesa ricevette il titolo di Santa Maria del Carmine e le fu costruito attorno un loggiato che poi  è stato ampliato.

La chiesa ad oggi viene aperta al pubblico solamente in occasione di particolari ricorrenze religiose.

montefoscoli

Museo della civiltà contadina di Montefoscoli

Il museo della civiltà contadina, è stato inaugurato nel 1996 da un gruppo di persone volontarie, ristrutturato e ampliato nel 2005.

Visitando il museo potrete riscoprire usi e costumi di un tempo passato ma non troppo.

Il museo è sempre al centro di iniziative socio culturali e ludiche, come :

Un giorno da presepe, il 6 gennaio viene organizzato un presepe vivente ambientato all’interno dei locali del museo.

Festa della civiltà contadina, nell’ultimo fine settimana di giugno, due giorni di arte, spettacolo, laboratori e divertimento per tutti, con un percorso gastronomico.

Un natale da inventarea dicembre una giornata dedicata a grandi e piccini con laboratori, musica, artigianato accompagnati da ghiotte merende.

Notti di luna piena, tutti i mesi nella sera di luna piena, godetevi il piacere di una passeggiata dal Museo fino al tempio di Minerva Medica.

E poesiauna serata dedicata alla lettura di poesie e testi classici ma anche moderni ed inediti.

Le cene a tema sono sempre originali dai sapori artistici, all’interno del frantoio del Museo potete trascorrere una serata all’insegna del buon cibo e del buon vino.

INFORMAZIONI: 

ORARIO DI APERTURA DA APRILE A OTTOBRE:

MATTINA: 10:00 – 12:30

POMERIGGIO:15:30 – 19:00

Ingresso libero.

Durante tutto l’anno previa prenotazione il museo è sempre aperto con ingresso libero e visite guidate gratuite.

Per info e prenotazioni è possibile chiamare e/o inviare un messaggio ai seguenti Recapiti:

Tel. 328 8325711 (Sheila)
Tel. 320 0291217 (Riccardo)

Fax 0587 657072

         

museo sangervasio

Museo del Lavoro e della Civiltà Rurale in San Gervasio

Le collezioni sono risultato di acquisizioni dalla fattoria di San Gervasio, di donazioni e di acquisti diretti.

Il museo del lavoro e della civiltà rurale è un museo situato a San Gervasio, nel comune di Palaia.

Sede del centro didattico Giuseppe Menichetti, venne creato nel 1984 da Giuseppe Menichetti e da Maria Laura Tommasini.

Il Museo è allestito all’interno di una casa colonica toscana seicentesca sapientemente ristrutturata. Contiene alcune centinaia di oggetti fra attrezzi, utensili e macchine agricole usati dai coltivatori durante gli ultimi due secoli.

Il museo è ad oggi totalmente gestito da volontari e molte sono ancora le attività di cui si rende promotore, attività e laboratori didattici, pomeriggi culturali, notte dei musei, campagna regionale “Amico museo”.

Il museo inoltre possiede una biblioteca di oltre 300 volumi, fra cui testi specialistici sul mondo dell’agricoltura, dei vecchi mestieri, delle devozioni popolari e della cucina contadina.

Annessa ad esso si trova un’ampia biblioteca il cui centro di documentazione, consultabile su richiesta, raccoglie testi risalenti alla seconda metà dell’Ottocento e ai primi decenni del Novecento.

All’esterno sono collocati, ancora funzionanti, un antico mulino, una delle prime vaporiere di fine Ottocento e alcune trebbiatrici del secolo scorso.

Tra i pezzi più interessanti si segnalano una macina a mano in pietra per grano, telaio a tessere della metà dell’ 800, locomobile a vapore del 1896.

Il museo offre un interessante percorso didattico con molti laboratori studiati per ragazzi delle scuole elementari e medie e per i bambini della scuola dell’infanzia.

È possibile visitare il museo su appuntamento, così come partecipare ad un laboratorio didattico, ai corsi di erboristeria e alla consultazione della biblioteca.

Orario:
In estate: tutti i giorni escluso il lunedì, ore 9-12 e 16-19. In Inverno: ore 9-12 e 15-18, chiuso il lunedì.

Prezzo:
contributo volontario 1,55 €

Accesso handicap:
Si

Contatti:
via Palaiese
San Gervasio
PALAIA (PISA)
Telefono: 0587-483360; 0587-212077; 0587-629233
http://brunelleschi.imss.fi.it/itinerari/luogo/MuseoLavoroCiviltaRuraleSanGervasio.html

Museo del Lavoro e della Civiltà Rurale in San Gervasio

Indirizzo: San Gervasio- Palaia (Pisa)
Tel: 0587212077
Email:  chiara.menichetti@tin.it

VISITE SU APPUNTAMENTO

Museo della Civiltà Contadina di Montefoscoli

Museo della Civiltà Contadina di Montefoscoli

Tra cantine, magazzini e cunicoli, si snoda il percorso museale del Museo della Civiltà Contadina di montefoscoli. L’attività agricola condotta nei poderi di proprietà dei Vaccà Berlinghieri e le attività di trasformazione dei prodotti della terra, hanno dato la possibilità di raccogliere una grande quantità di strumenti che costituiscono un archivio importantissimo per la ricostruzione della storia dell’attività agricola e della mezzadria tra il XVII e il XIX secolo nelle colline pisane.

Nella cantina, nel tinaio, nel frantoio, nel coppaio, si rivivono le emozioni di una vita semplice e genuina, a contatto continuo con la natura e scandita dai tempi del lavoro dei campi. E’ questo un percorso di memoria storica attraverso le testimonianze materiali degli oggetti d’uso quotidiano di un mondo oramai scomparso.

Su prenotazione vengono effettuate visite guidate rivolte alle scuole dell’infanzia e alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.

Ingresso Gratuito

Museo della Civiltà Contadina di Montefoscoli
Indirizzo: Via Andrea Vaccà, 49 – Montefoscoli
Tel: 0587299581
Email:  valderamusei@unione.valdera.pi.it

Orario:  Domenica 9.30-12.30/15.30-19.30

vaccà

Casa museo Vaccà-Berlinghieri

 

Dentro il Palazzo Vaccà è possibile visitare la Casa-Museo della famiglia Vaccà-Berlinghieri, straordinario esempio della vita quotidiana delle famiglie pisane dell’Ottocento.

Attraverso testimonianze materiali che ci raccontano la partecipazione dei Berlinghieri agli eventi salienti della storia contemporanea, come la Rivoluzionee Francese.

L’appartamento, fin dal 1600, è stata residenza di campagna di una famiglia nobile pisana, che ha dato vita ad una dinastia di illustri medici.
Il più importante fra loro fu Andrea Vaccà Berlinghieri (1772-1826) eccellente chirurgo e accademico di grande fama.

Nel settembre del 1788, Andrea e il fratello Leopoldo lasciano la casa paterna e la provincia toscana, e partono per Parigi, dove intendono perfezionare gli studi.
Il padre Francesco, medico illustre e docente all’Università di Pisa, li aveva inviati a Parigi perché ampliassero la propria cultura scientifica e si specializzassero in medicina.
Leopoldo, appena laureato, e Andrea, ancora studente, entrano in contatto con il mondo della scienza e della cultura francese e ne rimangono affascinati.
Nel 1799 Leopoldo si arruola nell’Esercito Francese e intraprende la carriera militare al fianco di Napoleone, partecipando a numerose campagne.

Duramente provato dai disagi della vita militare, muore di tubercolosi nel 1809, a 42 anni.
Andrea, pur continuando a manifestare ideali giacobini, si dedica totalmente alla professione medica e inizia ad insegnare all’Università.

Scrive numerosi trattati.
Nel 1820 Andrea decide di realizzare un monumento in memoria del padre, e fa costruire a Montefoscoli un tempio in stile neoclassico.

La costruzione è molto particolare, ricca di elementi decorativi e di suggestioni molto simboliche.
Andrea muore nel 1826 a 54 anni, all’apice della carriera e della fama.

E’ sepolto nel Cimitero Monumentale di Pisa, dove riposa anche il padre Francesco.

Ingresso gratuito

Casa museo Vaccà-Berlinghieri
Indirizzo:  via Andrea Vaccà, 49 Montefoscoli
Tel: 0587299581
Email:  valderamusei@unione.valdera.pi.it

Orario: Domenica 9.30-12.30/15.30-19.30

 

Liquori Morelli

Il Liquorificio Morelli nasce nel 1911 a Forcoli (Palaia), da un’idea del Cavalier Leonello Morelli, deciso a trasformare una passione in vera e propria professione.
Leonello, all’epoca proprietario di un piccolo bar, si divertiva a miscelare essenze ed estratti creando liquori e infusi, che poi somministrava agli avventori. Da lì l’idea di creare un liquorificio, che venne fondato nel 1911. Fu subito un successo, in pochi anni i prodotti Morelli si diffusero in buona parte di’Italia, diventando sinonimo di qualità e genuinità. Dal 1911 ai nostri tempi si sono alternati quattro generazioni di Morelli. Al giorno d’oggi l’azienda vede come clienti, importantissimi ristoranti, enoteche d’Italia, distributori all’ingrosso di grande prestigio e una rete di rappresentanti diretti ben ramificata in tutta italia.

Nel 2012 i Liquori Morelli hanno partecipato a concorsi internazionali e dopo il primo successo della Grappa Centenario a Bruxelles, si sono susseguiti altri buoni risultati con l’Arancino Speciale 32°,  la Grappa 50/50 Barrique, il Limoncino Speciale 32° e la Crema di Meloncello.

morelli liquori

Tour all’interno del liquorificio Morelli

morelli liquori

Il liquorificio Morelli vi invita a visitare l’azienda, alla scoperta dell’arte di imbottigliare i sapori della natura toscana.

La storia dell’Antica Grapperia Toscana sarà raccontata attraverso un percorso guidato. Si analizzeranno vari aspetti della storia dell’azienda, i passaggi per realizzare un prodotto di qualità e si concluderà con una degustazione delle diverse varietà di Grappa e di Brandy. Tutte le degustazioni saranno accompagnate  da prodotti toscani quali formaggi e salumi.
Sarà infine possibile fare acquisti all’interno dell’azienda.
Le visite saranno disponibili su prenotazione per un max di 15/20 persone

Contatti

Indirizzo: Via Meucci 2 loc. Montanelli – 56036 Palaia
Sito Web: www.liquorimorelli.it
Mail: info@liquorimorelli.it
Telefono: 0039 0587.628707
Per prenotazioni di visite o degustazioni: Alexandra Catarsi
Ufficio commerciale estero, visite guidate in azienda
alexandra.liquorimorelli@gmail.com

 

SAVINI TARTUFI

La Famiglia Savini e il Tartufo

La storia della Famiglia Savini nel mondo del Tartufo risale agli anni ’20, quando Giuseppe Savini, contadino di Balconevisi (piccolo borgo sulle colline vicino San Miniato) ha come passione quella di andar per Tartufi col suo fedele cane.
Zone predilette erano le Colline Sanminiatesi ( poco famose in quei giorni) che grazie alla vegetazione e al clima particolarmente favorevole rendevano quelle vallate fra le più verdi e fresche della Toscana e al tempo stesso comode perché vicine a casa. Un “passatempo” diffuso nelle campagne pisane oggi come allora, che insieme alla caccia, fanno la Toscana una regione apprezzata e visitata anche da abitanti di altre regioni. Giuseppe Savini era padre di 4 figli di cui Zelindo il terzo.
Zelindo entra giovane a lavorare nell’allora Tenuta di Villa Saletta, vicino Palaia, come operaio.
Ben presto, col suo carattere deciso e sicuro , diventa un punto di riferimento per i Padroni e per il Fattore stesso. Questo gli vale la nomina a Guardia Caccia e oltre a tenere sotto controllo le Riserve della Tenuta era incaricato di portare gli ospiti dei Gambacastelli in giro per i boschi a trovare i posti migliori per permettere la caccia agli animali presenti.
Nelle cene o pranzi imbanditi per gli ospiti non mancava mai la cacciagione, l’olio e il vino dell’azienda ma nemmeno un altro frutto della terra…il Tartufo!
Poco conosciuto ma non ai signori delle regioni del settentrione, Lombardia e Piemonte in particolare, che assaporando e vedendo con quale abbondanza il Tartufo Bianco era presente, trovarono in Zelindo un valido punto di riferimento. Iniziarono cosi a comprare da lui i tartufi che metteva insieme durante la settimana dagli altri tartufai.
Un semplice piacere sembrerebbe ma in realtà quello non era altro che l’inizio della nostra Storia…
La svolta si ebbe quando Zelindo con il primo ricavo ottenuto dopo un lungo periodo di compra-vendita di Tartufo decise di permettersi un regalo ovvero sostituire la sua vecchia vespa con un BSA 1000, moto molto ricercata e ambita a quei tempi!

Ma la tanto sudata e aspirata motocicletta con la quale Zelindo si aggirava per la Tenuta di Villa Saletta non andava giù al Padrone che convocandolo nel proprio ufficio gli intimò di disfarsi immediatamente del mezzo che nemmeno lui poteva “permettersi”. Ed ecco quasi come “un cane da tartufi” fiuta la svolta e decide non solo di non vendere la moto ma anche di abbandonare il posto di lavoro e cominciare la vita da Tartufaio a tempo pieno!

Compra un Negozio di Generi Alimentari con Bar annesso in località Montanelli, paesino nel Comune di Palaia vicino a Forcoli, punto di riferimento di Cacciatori e Tartufai per le colazioni all’alba o merende mattutine. In questo modo entra ancor di più nel mondo dei Tartufai, vivendoci a stretto contatto mattina e sera, e per potersi ritirare nel retro bottega al momento opportuno per la compra-vendita di Tartufi, lontano da occhi indiscreti e curiosi. Il figlio mezzano, Luciano (allora giovane pasticcere e grande appassionato di cucina), naturalmente con la passione del Tartufo già ben salda nel DNA, quasi come un segno di riconoscimento per i Savini, insieme alla moglie Carla si occupa del Bar.

Ma non solo il Bar è l’occupazione di Luciano, infatti è lui che segue e aiuta Zelindo nelle visite ai Tartufai, nei viaggi per le trattative a mezza strada con i vari commercianti provenienti dal Piemonte o da Milano, oltre alle consegne e le visite nei ristoranti e gastronomie locali che lavorano il fungo.

Ma non solo il Bar è l’occupazione di Luciano, infatti è lui che segue e aiuta Zelindo nelle visite ai Tartufai, nei viaggi per le trattative a mezza strada con i vari commercianti provenienti dal Piemonte o da Milano, oltre alle consegne e le visite nei ristoranti e gastronomie locali che lavorano il fungo.

La Storia Continua ….

Passano gli anni, siamo agli inizi degli anni 80, la passione, l’esperienza è importante tant’è che anche i Tartufai che si aggirano nelle campagne Toscane fanno sempre più visita al Bar del Montanelli con i “fagotti” o le “pezzole” di Tartufi grandi, piccoli, rotti e il tempo che richiedeva era sempre maggiore! Luciano decide, in una approssimata cucina in disuso, di provare a cucinare i Tartufi piccoli e rotti (con un minor valore commerciale), in modo da ottenere delle Salse, Patè o Creme a base di Tartufo.

Il risultato è da sintetizzarsi nel fatto che dopo nemmeno un mese di prove e tentativi vari, con i clienti che facevano da cavie e provavano i prodotti (bon per loro!), nel paese di Forcoli i Savini comprano un fondo e allestiscono una cucina per la trasformazione del Tartufo in piena regola!

Anno 1984, inizia la produzione di 3/4 prodotti a base di Tartufo della Savini che segue in parallelo la commercializzazione del Tartufo fresco, ed ancora oggi la storia prosegue con i soliti metodi e la solita filosofia nel pieno rispetto del Tartufo.
La cucina sempre seguita direttamente dallo Chef Luciano, che prepara ancora oggi i prodotti senza macchinari industriali ma su 6 fuochi come nelle cucine dei più importanti Ristoranti in Italia e non solo, selezionando solo Tartufi di Toscana (proveniente prevalentemente da San Miniato, Palaia, Volterra), senza effettuare stock ma cucinando esclusivamente al momento dell’ordine i prodotti (questo è facile constatarlo anche sui vasetti visto che usiamo giorno/mese/anno di produzione) e seguendo direttamente i propri clienti sparsi nel mondo.

Il 24 Settembre 2006 siamo tornati all’origine, dove abbiamo iniziato la nostra storia ovvero a Montanelli, dove portiamo avanti ancora oggi l’attività iniziata da Zelindo, oggi guidata da Luciano con la Sua Famiglia. E’ possibile visitarci tutti i giorni, negli orari di apertura al pubblico e su prenotazione anche durante le nostre serate dove facciamo degustazioni sul Tartufo a 360 gradi.
Dove è possibile chiedere e sapere tutto sul Tartufo… basta non chiedere dove trovarli !!!

Savini Tartufi
Piazza D’Ascanio Loc. MONTANELLI
56036 FORCOLI (PI)
Tel. +39 0587 628037
sito web: www.savinitartufi.it
contatti: info@savinitartufi.it